■ Costruzioni, Legambiente: il futuro è nel riciclo dei rifiuti

“Il futuro delle costruzioni passa per l’innovazione ambientale. Attraverso la chiave dell’economia circolare diventa infatti oggi possibile guardare in modo nuovo al rilancio del settore (anche per farlo uscire da una crisi che va avanti da nove anni), riducendo l’impatto degli interventi e spingendo il riciclo di materiali”.

Così inizia il rapporto “L’economia circolare nel settore delle costruzioni“, redatto dall’Osservatorio Recycle di Legambiente, presentato il 21 giugno nel corso del IV EcoForum Rifiuti 2017.

Il tema del riciclo viene considerato centrale anche nelle Direttive europee, in particolare dalla Direttiva 2008/98/CE che prevede che al 2020 si raggiunga un obiettivo pari al 70% del riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Legambiente sottolinea come oggi non esistono più motivi tecnici, prestazionali o economici che possano essere utilizzati come scuse per non utilizzare materiali provenienti dal riciclo nelle costruzioni e, a dimostrazione di quanto affermato, nel Rapporto riporta alcune esperienze che descrivono cantieri e capitolati dove queste innovazioni sono già state portate avanti con successo a dimostrazione di come esistano oggi norme codificate basate sulle prestazioni, che permettono ai materiali da riciclo di poter competere sul piano tecnico e anche del prezzo.

Dallo Juventus Stadium al recupero e riutilizzo dell’acciaio dei Padiglioni Expo, dal complesso residenziale Casanova EA8 di Bolzano alle buone pratiche oltre oceano come la Coucil House a Melbourne o il Silos di Copenhagen, sono solo alcuni dei casi citati.

Il dossier cerca di fare anche il punto sulla situazione individuando gli elementi che ostacolano l’economia circolare nel settore delle costruzioni, a partire dai cantieri dei lavori pubblici e privati, dove i capitolati e una normativa spesso poco chiara diventano spesso un ostacolo spesso insormontabile per l’utilizzo degli aggregati riciclati.